Casa della Pace "Mons. Giulio Nicolini" - Incontro
del 13.05.10
Incontro:
“Maria Regina della Pace”
13 Maggio 2010 - Casa della Pace “Mons. Giulio Nicolini”
Il terzo incontro organizzato nel mese di
Maggio dal Comitato di Solidarietà di San Vigilio, presso
la Casa della Pace “Mons. Giulio Nicolini”, aveva
per tema “Lo Spirito Santo dona la Pace”. Testimone
della serata, che ha concluso il primo ciclo di incontri sulla
Pace, è stato Mons. John Kattrukudiyil, Vescovo della
diocesi di Itanagar in Arunashal Pradesh (India).
Mons. Kattrukudiyil ha manifestato la sua gioia per la possibilità
di condividere alcuni pensieri con noi. La ricchezza di quanto
ci ha comunicato si può così riassumere.
“Gli apostoli dopo la Risurrezione di Gesù sono
molto turbati. Alcuni tornano a svolgere il lavoro che facevano
in precedenza; non sanno infatti cosa fare. Dopo la Pentecoste,
però, da pescatori timidi, diventano evangelizzatori
perché hanno nel cuore la pace e la forza che hanno ricevuto
dallo Spirito Santo. Anche nella mia Diocesi c’è
una grande opera dello Spirito Santo; la presenza dei Catechisti
nelle mie Comunità per me, infatti, è un miracolo.
In Arunashal Pradesh c’è una Chiesa che sta vivendo,
che evangelizza perché ci sono molti laici che lavorano
da tanti anni. Loro mi stupiscono per la loro Fede. Nel nostro
paese ci sono tanti animisti (il 37%) e non era facile far nascere
qui il Cristianesimo, ma tanti giovani si sono accorti che per
avvicinarsi a Dio non c’è bisogno di sacrifici,
di uccidere animali. Un giovane mi ha detto di aver seguito
per un po’ di tempo un Catechista che gli ha trasformato
la vita perché gli ha fatto conoscere un Dio grande:
insieme ad altri ragazzi ha iniziato a pregare. In Arunashal
nascono tante Parrocchie perché ci sono grandi segni
dell’opera di Dio. La teologia spesso non tocca il cuore
dell’uomo, rimane solo nella testa, nel pensiero. La Parola
di Dio, invece, va dritta nell’anima e trasforma interiormente.
Da noi si vive una Catechesi che parte
dagli inizi proprio come nelle prime Comunità cristiane.
C’è tanta freschezza nei credenti ed il Battesimo viene
dato con gioia a chi desidera riceverlo. Assistiamo, a volte, ad
esperienze simili a quella che ha vissuto Paolo di Damasco; ci sono
infatti persone che hanno una bellissima conversione dopo aver perseguitato
i cristiani per tanto tempo. Molti pregano perché ci sia
anche in altri la conversione del cuore; si fanno anche tante preghiere
di guarigione. Lo Spirito Santo dà i suoi doni che si vedono
anche in chi non sa né leggere né scrivere ma ha una
Fede profonda. Certamente la cultura del paese gioca ancora un ruolo
importante perché vi sono strutture sociali tribali e molti
gruppi, esterni alla Chiesa, tendono a mettere paura alla gente.
Si vive ancora molto il senso del gruppo, con una mentalità
tribale appunto, ma c’è anche tanta speranza per il
futuro. Desideriamo continuare nella evangelizzazione e nella catechesi
e, nel contempo, vogliamo elevare il grado di istruzione oltre che
migliorare la situazione legata alla salute.
I rapporti con le altre religioni sono buoni anche perché
molti cattolici cominciano ad entrare nelle strutture di lavoro
che più contano nel Paese. Gli animisti tentano di imitare
le nostre forme religiose e per questo riteniamo che entro 20-30
anni anche loro diverranno cristiani. Pure il rapporto con il Parlamento
ed il Governo è buono; in questi Organi politici vi è
la presenza di molti cristiani. C’è una Chiesa giovane
che ogni anno crescerà sempre più in numero e nella
Fede. Per tutto questo ringraziamo Dio Padre e l’azione dello
Spirito Santo. Ogni anno, in ciascuna Parrocchia, in occasione della
Pasqua, abbiamo oltre 50 Battesimi di adulti: ora è importante
che la Fede entri nella vita familiare per trovare una forte radicalità.
L’esistenza delle caste nella società indù crea
alcune divisioni ma il cristiano, pur con fatica, sarà capace
di portare novità e cambiamenti anche all’interno della
vita sociale.”
L’incontro è poi proseguito con un dialogo fraterno
fra il Vescovo e le persone presenti.
Anche Sabrina ha voluto intervenire con una preghiera
di ringraziamento ed un ricordo per i ragazzi cresimandi e le persone
che vivono in solitudine.
Enzo Gabrieli,
invece, ha presentato il Progetto “Nel cuore dell’Europa
per il cuore dell’Africa” che prevede il viaggio
di andata e ritorno in bicicletta da San Vigilio a Mosca, da effettuare
nel periodo dal 24 luglio al 31 agosto 2010. Il percorso, da intraprendere
insieme a due amici (Gigi e Milena) prevede oltre 7.000 Km ed ha
una grande finalità benefica: la raccolta di fondi (anche
attraverso la vendita di cartoline che pubblicizzano
l’iniziativa) per il Comitato di Solidarietà di San
Vigilio, in particolare per la scuola di Gitega in Burundi
Piardi Lidio
|
Menu
|